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mercoledì 29 febbraio 2012

Fotografando: Muzzerone - 5 terre




martedì 7 febbraio 2012

Fotografando: gatti

Non si può mai stare un attimo tranquilli con lei, sempre di corsa, sempre di furia.
Non ti fermi un attimo che già ti assale dall'altra parte della stanza.
Sotto il letto, sotto i mobili, sotto ogni piccolo antro nero si può nascondere ed è sempre pronta a mangiarti quella tanto desiderata gamba che tanto le fa gola.




mercoledì 1 febbraio 2012

Fotografando: La Spezia con la neve

Un tempo era raro che in una città come Spezia nevicasse, ma ultimamente è sempre più frequente vedere una bella nevicata almeno una volta all'anno! Ecco a voi qualche scatto!














Manuale alla fotografia digitale - Lo scatto: Tecniche fotografiche - Macrofotografia

Che cos'è la Macrofotografia 
Macrofotografia, una definizione che significa fotografia ottenuta tramite un forte ingrandimento del soggetto.
Macro vuol dire grande. Ma macrofotografia non significa fotografia enorme: non ha niente a che vedere con la realizzazione di un poster o di una foto gigante che, appunto, si chiama invece gigantografia. 
In sostanza la Macro è la fotografia di particolari piccolissimi, dettagli, definizione : il pistillo di un fiore, una farfalla o un particolare di questa, la capocchia di un fiammifero, la dentellatura di un francobollo, una goccia d’acqua, ma per realizzarla la macrofotografia occorre potere scendere al disotto della minima distanza di messa a fuoco che caratterizza gli usuali obiettivi fotografici. 
Si può constatare abbastanza facilmente che un obiettivo di una qualsiasi macchina reflex per pellicola 35mm e DSLR, mettiamo ad esempio il classico 50mm, se non è dotato di particolari accessori quali lenti, tubi di prolunga, soffietto o accorgimenti speciali del tipo obiettivi macro o micro, è in grado di mettere a fuoco fino a circa 40-45 centimetri di distanza dal soggetto. E quanto basta per fotografare abbastanza bene anche un fiore, non proprio piccolissimo. 
Ma questa è macrofotografia?
La risposta è no: siamo nel campo che può essere meglio definito come fotografia a distanza ravvicinata.

Ambito di ripresa
Denominazione convenzione
Denominazione corrente
Strumentazione di norma in uso
Da infinito
Alla scala 1:10
Campo della fotografia convenzionale
Fotografia convenzionale
Obiettivi convenzionali, di norma calcolati per una resa ottimale su distanze definite normali ovvero medio lunghe es. 30 Mt
Dalla scala 1:10
Alla scala 1:1
Campo della macrofotografia secondo norma DIN 19040
Fotografia a distanza ravvicinata, detta anche close-up
Obiettivo macro (normali macro), obiettivo normale con lenti addizionali o tubi ti prolunga li limitato spessore
Dalla scala 1:1
Alla scala 10:1
Macrofotografia propriamente detta
Obiettivi macro, obiettivi normali(di focale normale o grandangolari o tele), montati su soffietto o su tubi di prolunga; a volte anche in posizione capovolta
Macrofotografia cosiddetta spinta
Obiettivi normali grandangolari, montati su soffietto, in posizione capovolta; obiettivi macro; obiettivi speciali macro, sempre su soffietto o tubi
Dalla scala 1000:1
alla scala 20000:1
Campo della microfotografia propriamente detta
Microfotografia
Attrezzature specifiche per microfotografia di vario genere

L'ottica macro

Quando si parla di ottiche tradizionale, per uso di fotografia generale, si presuppone di essere in presenza di obiettivi ottimizzati per un eccellente resa a distanza medio-lunghe. 
I cosiddetti obiettivi macro sono sostanzialmente obiettivi progettati tenendo conto di diversi parametri, devono anzitutto essere calcolati per una massima nitidezza in foto ” da vicino”. 
Ad un obiettivo impegnato in macrofotografia si chiede:
  • la capacità di comportarsi molto bene a distanze ravvicinate e super-ravvicinate. In particolare, si può dire che gli si chiede di saper correggere piuttosto bene le aberrazioni cromatiche, anche a breve distanze di lavoro e di possedere un’eccellente capacità di restituzione della scena in termini di planeità di campo, cioè di riproduzione con identica nitidezza particolari al centro oppure ai bordi dell’inquadratura. 
Gli obiettivi normali sono perfettamente adatti anche ad una macrofotografia di buon livello, quando non sono troppo luminosi. Le ottiche di alta luminosità infatti, ad esempio i 50mm f/1.4, a breve distanza mostrano di solito una minore correzione delle aberrazioni in genere e dunque una minore nitidezza. 
L’esperienza conferma che questo specifico problema legato alla luminosità degli obiettivi normali ha minore peso quando si opera con teleobiettivi medi. C’è Da dire che l'alta luminosità di un obiettivo significa anche un'ottima illuminazione del vetro e della messa a fuoco della fotocamere reflex, quindi significa maggiore precisione e comodità di lavoro. 
Gli obiettivi macro devono essere in grado di ridurre al minimo la distorsione d’immagine, proprio in vista del loro possibile utilizzo anche per lavori professionali, di riproduzione accurata di oggetti dalle precise geometrie. 
Sono obiettivi che vantano anche una riproduzione in scala 1:1 senza dover ricorrere ad accessori come anelli di prolunga o soffietti.
Un'altra premessa va fatta riguardo all'uso dei diaframmi, utilizzare un diaframma chiuso è si utile ai fini della profondità di campo, ma è spesso dannosa se si guarda alla massima nitidezza raggiungibile in assoluto, nitidezza rovinata da fenomeni di difrazzione.

Acune foto qua sotto come esempi degerici.








Fotografando: la neve!

Quando si é piccoli a natale si vuole sempre la neve... ma a volte capita che arriva leggermebte in ritardo... buon 1 febbraio a tutti!

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