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lunedì 1 agosto 2011

Manuale alla fotografia digitale: 2.3.1 Esposimetro

In breve
Le fotocamere hanno la possibilità di calcolare i valori di scatto e di apertura del diaframma in modo completamente automatico, ma come? 
Al loro interno è presente un esposimetro. 
L'esposimetro è lo strumento utilizzato in fotografia e nel cinema per quantificare la luce presente in una scena. Fornisce un valore di esposizione con il quale si può risalire alla coppia tempo / diaframma migliore. 
Nelle reflex è presente un esposimetro di base incorporato chiamato TTL (Through the lents) che, a differenza degli esposimetri normali che raccolgono i dati della luce diretta, esso raccoglie dati attraverso la lente dell’obbiettivo, quindi la luce riflessa. 
Il problema del TTL è che tratta la luce vedendo solo le tonalità grigie, non trattando i colori. 
Quindi per il TTL un soggetto chiaro riflette molta più luce rispetto ad uno scuro. 
Facciamo 2 esempi: 
Se abbiamo questa immagine:


Mettiamo adesso in risalto a parte chiara:

La macchina fotografica mi calcola ± correttamente la giusta esposizione per la foto e io riesco ad utilizzare il TTL e scegliere i giusti valori di ISO, tempo di scatto e apertura del diaframma.

Mettiamo in primo piano la parte scura:

La macchina fotografica sbaglia a calcolare la corretta esposizione e mi dice che a parità di apertura del diaframma e di sensibilità ISO, devo prolungare il tempo di scatto, quindi mi risulterà una foto finale troppo chiara e quindi sovraesposta. Questo perché? perché una superficie scura riflette meno luce rispetto ad una chiara ed a parità di luce ambientale, la fotocamera ne pretende di più.
Conoscere come la vostra macchina fotografica digitale analizzi la luce è un concetto fondamentale per il raggiungimento di corrette esposizioni che siano coerenti e precise. Il dosaggio della luce è il cervello che la vostra fotocamera utilizza per determinare la velocità dell'otturatore e l'apertura, in base alle condizioni di illuminazione e la velocità ISO. Tra le opzioni di misurazione incluse nella fotocamera spesso troviamo: parziale, zona valutativa o matrix, ponderata al centro e la misurazione spot. Ciascuna di queste condizioni di illuminazione, hanno condizioni in cui eccellono - ma anche condizioni alle quali non funzionano bene. La comprensione di queste può migliorare la propria intuizione fotografica per capire come una fotocamera misura la luce.

Prima di iniziare: Luce incidente vs luce riflessa

Tutti i misuratori di luce interni alla macchina fotografica hanno un difetto fondamentale: attraverso questi è possibile misurare soltanto la luce riflessa. Questo significa che il meglio che possono fare è indovinare quanta luce in realtà colpisce il soggetto.




Se tutti gli oggetti riflettessero la stessa percentuale di luce incidente, questo misuratore di luce dovrebbe funzionare bene, però i soggetti del mondo reale variano notevolmente nel loro modo di riflettere la luce. Per questo motivo, la misurazione della fotocamera è standardizzato in base alla luminosità della luce che sarebbe riflessa da un oggetto che appare come scala di grigio. Se la fotocamera è rivolta direttamente a un qualsiasi oggetto più chiaro o più scuro del grigio medio, l’esposimetro della fotocamera calcola in modo errato o per eccesso o per difetto la giusta esposizione. Un misuratore portatile di luce sarebbe utile per calcolare l'esposizione corretta per qualsiasi oggetto sotto la luce incidente.

*Più preciso quando si utilizza un display che è vicino allo spazio di colore sRGB
 e quando si ha fatto la calibrazione del monitor correttamente,
I monitor trasmettono la riflessione al contrario, anche questa è una limitazione.

Che cosa costituisce il grigio medio? Nel settore della stampa è standardizzato, come la densità dell'inchiostro che riflette il 18% della luce incidente, tuttavia le fotocamere raramente aderiscono a questo. Questo argomento merita una discussione a sé stante, ma per gli scopi di questo manuale è sufficiente sapere che ogni fotocamera ha un difetto da qualche parte nei toni del grigio medio (~ 10-18% di riflessione). La misurazione di un soggetto che riflette più o meno luce di quanta sia necessaria, può causare all’algoritmo di misurazione della fotocamera un errore che può causare una sovra o sotto-esposizione.



Un esposimetro nella fotocamera può funzionare bene se la riflessione del oggetto sia sufficientemente diversificata in tutta la foto. In altre parole, se vi è una ripartizione variabile dal buio alla luce nell’oggetto, il riflesso medio rimarrà pressappoco sul grigio medio. Purtroppo, alcune scene possono avere un significativo squilibrio dei riflessi del soggetto, ad esempio una foto di una colomba bianca sulla neve, o di un cane nero seduto su un mucchio di carbone, possono creare errori di valutazione nell’esposimetro della fotocamera. Per tali casi la fotocamera può tentare di creare un'immagine con un istogramma la cui vetta principale è nei mezzitoni, anche se dovrebbe essere invece prodotto questo picco nelle luci alte o nelle ombre (vedi capitolo sugli istogrammi).

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